Il cerchio si chiude

 C'era una volta una giovane studentessa che, nel pochissimo tempo libero, per rilassarsi amava scrivere di cucina:cibo, ristoranti, chef ed ogni volta che cenava fuori casa, appoggiava a fianco del piatto un libricino e una penna per prendere appunti. Era per lei una cosa del tutto naturale alla quale ornai non faceva più caso. Ma i ristoratori sì :perché quella ragazza prendeva appunti su ogni portata, ogni vino, persino su tovaglia e tovaglioli di cui controllava tessuto e ricami ? Fu così che, per gli strani casi della vita, si ritrovò a scrivere per una rivista enogastronomica. La sua carriera stava per spiccare un salto di qualità, ma lo era anche la sua carriera professionale. Sceglierne una avrebbe significato rinunciare all'altra. Nel mondo del food era cresciuta, faceva parte di lei e ci sarebbe comunque rimasta, anche se a livello solo personale e non professionale. Così scelse la professione per cui aveva studiato e non se ne pentì mai perché ottenne tutto ciò che avrebbe voluto ottenere e molto prima dibquando avrebbe pensato , ma... Non perse la vecchia abitudine : ora non porta più con sé il libricino degli appunti,  si annota tutto una volta a casa ( però ogni tanto lo fa ancora) e ha ripreso a scrivere ( non più per quella rivista, perché nell'era digitale ci si muove diversamente e tutto è piu veloce) . Ha ritrovato i vecchi amici di allora, che l'hanno riaccolta a braccia aperte, e ne ha incontrati di nuovi con cui condividere la stessa passione confrontando le rispettive opinioni. Forse aveva lasciato il mondo al quale ora è tornata troppo presto. Avrebbe voluto dare ancora  molto alla sua antica passione e adesso, mai lo avrebbe creduto, ha la possibilità di farlo e, come spesso accade, di chiudere il cerchio.